“E quanti nani sui trampoli…”, canta Francesco De Gregori nel suo recente lavoro musicale. Cinquantadue sono gli articoli della Costituzione che si vogliono modificare. Una carta costituzionale con i suoi sessanta anni portati bene avrebbe magari il diritto di venire applicata, a cominciare dal primo articolo che la vuole “Repubblica fondata sul lavoro”. Ne abbiamo discusso con Mauro Volpi. Vediamo innanzitutto dove non è applicata la Costituzione, prima di pensare alla sua modifica.

Nabiha è adagiata sul sedile posteriore, ha le doglie, si sono rotte le acque. Al suo fianco c’è la cugina Saliha, il fratello guida l’auto e suona il clacson, diretto all’ospedale di Samarra, in Iraq: una raffica di mitraglia e la corsa finisce. Quasi una “non notizia”. Noi rimaniamo fermi all’art. 11 della Costituzione, proprio quello che ripudia la guerra. “Quanti nani sui trampoli…”, continua a cantare De Gregori.

Questo numero si apre con un forte richiamo di Riccardo Petrella a non appiattirci sull’esistente: “Sognare non è fuggire dalla realtà. È sganciarsi dalle evidenze, lasciare deliberatamente i sentieri dell’obbedienza, proiettarsi in una realtà che si osa pensare differente”.

Modi urbani” è stato un convegno internazionale, che ha scelto Perugia per interrogarsi sulle città che viviamo, su quanto siano educanti e quanto siano sostenibili: una ampia sezione di questo numero riporta alcuni interventi, alcuni stimoli alla riflessione.

L’inserto è dedicato a Umbertide e i suoi teatri: il nostro viaggio tra i teatri storici dell’Umbria comincia proprio da Umbertide e dalla sua Accademia dei Riuniti, che da quattrocento anni tiene viva la voglia di cultura della città: ce ne parlano Achille Roselletti e Adriano Bottaccioli.

E poi, l’Africa nel cuore di Blessing, una nuova Folignate che si confronta con Francesca, una nativa impegnata nella Casa dei popoli di Foligno; e molto altro ancora, per narrare come esista davvero una testarda, ostinata resistenza alla narrazione dominante.