Questo mondo non è in venditaCancun: il fallimento dei negoziati è una speranza per l’agricoltura di Elisa Virgillito E’ l’8 agosto del 2003 quando Via Campesina, il
movimento internazionale che riunisce i contadini di tutto il mondo,
chiama alla mobilitazione per Cancun. L’obiettivo è quello di fermare i
negoziati della Quinta Riunione Ministeriale dell’Organizzazione
Mondiale del Commercio (Omc, in inglese Wto), che si sarebbe tenuta nella
cittadina turistica messicana poco più di un mese dopo. Nei palazzi in cui si tenevano le riunioni ministeriali il dibattito era acceso sui temi al centro degli accordi ministeriali: oltre all’agricoltura, da sempre ritenuto il nodo cruciale delle trattative, anche i cosiddetti new issues, i nuovi temi, o temi di Singapore, cioè investimenti, concorrenza, trasparenza degli appalti, e facilitazioni al commercio. Fuori, nelle piazze, migliaia di indios, contadini di tutto il mondo e giovani e meno giovani europei, americani, asiatici, australiani e africani manifestavano, con i loro colori e i loro canti, il dissenso contro gli accordi che avrebbero significato la morte dell’agricoltura in tutti i Paesi del mondo. La zona rossa è stata distrutta e oltrepassata dai contadini, il servizio d’ordine dei black block messicani A Genova nel 2001 i manifestanti sono stati aggrediti solo per aver tentato di oltrepassarla, in Messico il governo ha voluto evitare il massacro e ogni forma di violenza. Forse perché il dissenso fuori dai palazzi dava man forte alle trattative sui tavoli dei potenti. Il risultato è stato travolgente: la conferenza ministeriale dell’Omc a Cancun si è chiusa con un completo fallimento dei negoziati. Già mesi prima, le notizie che circolavano facevano intuire il blocco totale degli accordi per mancanza di consenso fra i governi, mentre i movimenti sociali e le Ong già organizzavano una lotta dura pregustando il momento della vittoria e del collasso della stessa organizzazione internazionale considerata antidemocratica. Secondo diversi osservatori il risultato di Cancun non è però un fallimento ma anzi un successo politico, perché ha dimostrato l'inadeguatezza dell’Omc nel trattare un'agenda che spaziava dall'agricoltura ai servizi essenziali, agli investimenti, cercando di ridurli a meri beni o servizi commerciali. Il 15 febbraio, giorno delle manifestazioni per la
pace in tutto il mondo, il New York Times ha annunciato la nascita di una
nuova potenza mondiale: l’opinione pubblica, capace di manifestare il
proprio dissenso contro le decisioni illiberali e guerrafondaie dei
potenti del mondo. Cancun ha dato prova di una nuova consapevolezza ed una
nuova forza dei Paesi del Sud del mondo e della società civile globale. Sicuramente, a livello internazionale, il fallimento del vertice di Cancun aumenterà il ricorso da parte dei “Paesi forti” agli accordi bilaterali e/o regionali, come ad esempio l'Alca (Accordo di libero commercio delle Americhe) o il Nafta.
A Cancun la campagna italiana ha lavorato in stretta
collaborazione con le reti internazionali che da anni si oppongono alle
politiche dell’Omc, ma anche con delegati e media di tutto il mondo, per
cercare di dare il proprio contributo. Ecco un elenco delle organizzazioni impegnate nella mobilitazione e nella diffusione delle informazioni sui negoziati e sulle minacce che questi comportano: La Campagna Questo Mondo Non E' In Vendita :www.campagnawto.org Azione Aiuto, policy@azioneaiuto.it su agricoltura; Campagna Riforma Banca Mondiale, su investimenti e Gats; Cipsi, su Acqua e Gats; Roba, per il commercio equo e solidale; Udu e Uds (unione degli universitari e degli studenti) per i Gats e la commercializzazione dell'istruzione; Volontari nel mondo – Focsiv, per la sovranità alimentare. Sulla rete inoltre si possono visitare anche i blog (siti prevalentemente testuali facilmente aggiornabili e molto trasparenti soprattutto per i software semplici ma efficaci che utilizzano): http://tradewatch.splinder.it: notizie internazionali sull’Omc ed altri accordi commerciali, le novità dai network della società civile da tutto il mondo e http://localtradewatch.splinder.it per le notizie e le novità che riguardano l'Italia e le iniziative locali. Il suicidio del sindacalista sudcoerano: nuova forma
di protesta o estrema disperazione? |