JE CROIS EN LA FORCE DE L’ART…
L’AUTENTICITÀ DEL DIVENIRE SORPRENDE, INATTESA, PER LA CAPACITÀ DI RISCATTARE OGNI SOTTILE PENSIERO DI VITA, COINCIDENDO CON LA POSSIBILITÀ DI PRONUNCIARE UN TU. SI TRATTA DELLA CERTEZZA CHE OGNI VOCE PER QUANTO LONTANA NEL TEMPO (I RICORDI, L’INFANZIA) E NELLO SPAZIO (QUALSIASI PAESE DEL MONDO) POSSA GENERARE ECO INCONTENIBILI. DUE TESTIMONIANZE DALLA 51° BIENNALE DI VENEZIA ARTI VISIVE: L’ARTISTA MAROCCHINA FATHIJA TAHIRI E LA PITTRICE ITALO-ARGENTINA CAROLINA RAQUEL ANTICH. Intervista alla pittrice e scultrice marocchina Fathija Tapiri: E’ possibile pensare all’arte come un ponte concreto tra i paesi europei e quelli nord africani? Un dipinto può (con dolore, il sangue, i sogni, l’amore e l’armonia) mettere in comunicazione come un dolce abbraccio tutti i paesi del Mediterraneo? Je crois en la force de l’art, je crois en l’art comme langage universel, je crois que l’art traverse tout le continents et je crois qu’il n’appartient à personne en particulier. Alors pour toutes ces raisons, l’art dans toutes les formes d’expression réunit les pays de la Méditerranée avec toutes les joies, toutes les peines, toutes les différences, toutes les similitudes, toutes les passions et toute l’histoire commune. Credo nella forza dell’arte, credo nell’arte come linguaggio universale, credo che l’arte attraversi tutti i continenti e credo che non appartenga ad una persona in particolare. Allora, per tutti queste ragioni, l’arte in tutte le sue forme d’espressione riunisce i paesi del mediterraneo con tutte le sue gioie, tutte le pene, tutte le differenze, tutte le similitudini, tutte le passioni e tutte le storie comuni. Cosa ne pensa della condizione delle donne nella cultura europea e nord africana? Je pense que les femmes du monde entier vivent la même chose, c’est par la femme que tout se transmet et c’est sur elle que tout repose; quelle lourde charge ! ! ! Credo che le donne del mondo intero vivono la medesima cosa: che è attraverso la donna che tutto si trasmette e su di lei tutto si ripone; che peso pesante !!! Le donne (con l’arte, la musica o la poesia) possono essere considerate ambasciatrici per un incontro reale tra culture diverse? La femme, comme l’homme sans aucune distinction dans l’art, contribue au dialogue des cultures, mais j’ajouterai qu’avec sa grâce elle peut apporter un petit plus. La donna come l’uomo senza nessuna distinzione nell’arte, contribuisce al dialogo delle culture, ma aggiungerei anche che con la sua grazia essa può apportare qualcosa in più. L’argento che lei utilizza per realizzare le sue sculture ed i suoi gioielli (con la sua luce) potrebbe essere interpretato come il simbolo della vita e della forza che le donne hanno dentro di loro? La femme donne le jour et les hommes souhaitent le lui enlever parce qu’ils sont plus vulnérables, alors elle aime cette lumière qui est la vie. La donna da la luce e gli uomini desiderano togliergliela perché sono più vulnerabili; così le donne amano questa luce che è la vita.
Intervista alla pittrice italiana (italo argentina) Carolina Raquel Antich Il nostro vivere quotidiano è costantemente disturbato dalla presenza elementi aggressivi come la velocità delle autovetture, il traffico, i video che costantemente ci invadono l’inconscio con immagini brutali ed insidiose e che entrano nei nostri ricordi e soprattutto nei ricordi dei nostri figli. L’infanzia che evochi nei tuoi dipinti (in fondi quasi bianchi sono rappresentati bambini che giocano con semplici oggetti: un tamburello, gli alberi, ecc.) è completamente diversa anzi contrastante con tutto ciò. Io nei miei lavori propongo sempre un rallentamento più che un’accelerazione, inoltre lavoro tantissimo con la memoria, con il ricordo; ritengo importante fermarsi un attimo. Nei quadri il mio interesse è quello di lasciare una spazio di riflessione; i gesti sono i minimi ed appaiono in spazi abbastanza rarefatti; è la voglia di fermare; esprimono tutto e loro ci propongono un’istanza… in cui tutto può come accadere… ma un momento devi fermarti e ripensarci. E’ da anni che lavoro con i bambini e per me è come se fossero i miei collaboratori C’è uno scambio? Si, c’è uno scambio. La sua pittura sembra opporsi ai segni espressionistici, quasi violenti, di larga parte della pittura contemporanea. Mi interessa capire se questa economia nel dipingere mi lascia andare oltre, quindi la mia scelta è quella di economizzare al massimo. Ci sono pochissimi colori e molto diluiti, superfici quasi vuote anche di colore. Questa è la mia proposta. (Francesco Fondacci)
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