|
ROMPERE IL SILENZIO INTORNO
ALLE BOMBE CHE ARANO
L’AFGANISTAN E LE SUE MONTAGNE. ROMPERE IL SILENZIO
SU QUESTA GUERRA CHE SI SPOSTA COME UNA TEMPESTA
DI GIOVE AL LARGO DELLE COSTE SOMALE O IRACHENE,
ANNUSANDO L’ODORE DEI GIACIMENTI PETROLIFERI.
ROMPERE IL SILENZIO SULLA MENZOGNA CHE TORNA A
RACCONTARE L’INNOCENZA DEL LUPO E LA COLPEVOLEZZA
DELL’AGNELLO CHE SI ABBEVERA NELLE ACQUE DEL GIORDANO*.
ROMPERE IL SILENZIO SULL’UMILIAZIONE DEL POPOLO
PALESTINESE RESA PIÙ FEROCE DAL SILENZIO SERVILE
GOVERNI ARABI E EUROPEI. ROMPERE IL SILENZIO SULLA
RAPINA DELLE "LOGICHE DI MERCATO" CHE AFFAMANO
POPOLI INTERI E CHE PROVOCANO DISASTRI COME QUELLO
ARGENTINO. IL FORUM SOCIALE MONDIALE DI PORTO ALEGRE
HA ROTTO IL SILENZIO SULL’INGIUSTIZIA, SULLA GUERRA,
SULLA VIOLENZA DEL LIBERISMO. IL NOSTRO MODO DI ROMPERE
IL SILENZIO È QUELLO DI FAR PARLARE CHI, OGNI GIORNO,
LAVORA PER COSTRUIRE PEZZI DI UN MONDO MIGLIORE,
IN MODI ASSAI DIVERSI: LA BANCA ETICA; IL COMMERCIO
EQUO; IL GUSTO RAFFINATO, PERCHÉ SEMPLICE, DEL VINO;
IL COLORE DELLE BOMBOLETTE CHE COLORANO IL GRIGIO
DEI NON LUOGHI; LA MEMORIA DEL PASSATO, SENZA
NOSTALGIA MA CON LA SALDEZZA DEL VISSUTO.
UN SILENZIO CHE PUÒ ESSER ROTTO DA UN CORO DI
GIOVANI DI TANTE PARTI DEL MONDO, O DALLA PAROLA DI
UN’ATTRICE; DA CHI HA DISOBBEDITO AL CLAMORE DEL
POTERE E HA RIPRESO LA PAROLA PER UNA SCUOLA
PUBBLICA E PLURALISTA; DALLA RISCOPERTA DEL VALORE
DEL NOME ANTICO CHE LEGA UN LUOGO AI SUOI ABITANTI E
LO RENDE UNICO. UN SILENZIO CHE È STATO ROTTO DAL
BATTERE DELLE PENTOLE E DEI COPERCHI DELL’ARGENTINA:
UN PERCUOTERE DAL NOME DANZANTE DI "CACEROLAZO",
IL RUMORE ALLEGRO E DISORDINATO DELLE CASSERUOLE
CHE HA MESSO IN RIDICOLO IL PENSIERO UNICO LIBERISTA;
ED IL "CACEROLAZO" È IL SOGGETTO DELLA GRAFICA DI
QUESTO NUMERO, GRAZIE ALLA MATITA DIVERTITA DI MORENO
CHIACCHIERA.
*Il lupo e l’agnello
Allo stesso rivo il lupo e
l’agnello erano venuti, spinti dalla sete;
più in alto stava il lupo, molto più in basso l’agnello.
D’un tratto, eccitato da voracità smodata, quel brigante
accampò un pretesto di lite.
"Perché" disse "mi hai intorbidato l’acqua proprio
mentre bevevo?".
E il lanuto, tutto tremante: "Come posso, di grazia, fare ciò che
lamenti, o lupo? Da te scende giù ai miei sorsi la corrente".
Quello, rintuzzato dalla forza della verità: "Sei mesi fa"
disse
"Parlasti male di me". Rispose l’agnello: "Ma non ero
ancora nato…".
"Tuo padre, per Ercole, parlò male di me" e così lo ghermisce
e
lo dilania.
Che morte ingiusta! Questa favola fu scritta per certi uomini, che
con falsi pretesti schiacciano gli innocenti.
Fedro, La battaglia dei
topi e delle donnole, Ed. Mondadori
|
|